LECTIO CONDIVISA  DOMENICA 27 MAGGIO 2018

SANTISSIMA TRINITÀ


+Dal Vangelo secondo Matteo (28,16-20)

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».


“Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”. Gesù, così dicendo, ha rivelato agli apostoli il mistero di Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo, e li ha invitati ad annunciarlo a tutti, affinché tutti in lui trovino la parola di salvezza e la strada per comunicare con Lui.

È un Dio che si è fatto conoscere nei tempi antichi, prima ad Abramo, a Mosè, ai profeti e che ha portato a compimento la sua definitiva rivelazione attraverso Gesù Cristo stesso, come Giovanni dichiara all’inizio del suo Vangelo (cfr. Gv 1,18). Oggi il Signore continua a raggiungerci là dove siamo con il suo Spirito Santo, così come ci ha promesso: “Ed ecco, io sarò con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”.

Che cosa dobbiamo fare noi? Avere fiducia e confidare nella sua Parola, diventando suoi testimoni. La sua Parola è rivolta a noi come parola d’amicizia, offerta per dialogare con noi: Dio parlando da amico, si rivela come amico vicino a ciascun uomo, impegnandoci a condurre una vita degna dell’amore ricevuto. Dio si rivela all’uomo attraverso la sua storia quotidiana: cammina con lui, rispetta i suoi tempi, attende e si china su chi conosce sconfitte e cadute.

Il Signore ha fissato per sempre la sua dimora in ogni uomo, in ogni essere umano, in modo da imprimere su di noi la sua immagine. Celebrare la Trinità può apparire superfluo: in fondo, ogni nostra preghiera inizia e finisce con l’invocazione di questo nome, mentre tracciamo il segno di croce. Eppure la festa di oggi, mentre ci aiuta a cogliere qualcosa del mistero del Dio di Gesù Cristo, finisce anche per farci comprendere meglio la nostra identità e vocazione.

Ecco: non celebriamo la Trinità per proiettarci in una strana, fantasiosa e forse persino comoda dimensione ultraterrena. Contempliamo la Trinità per conoscere Dio (!) che così ha voluto rivelarsi. E per conoscere non una divinità “qualunque”, facilmente confondibile tra le molte vie religiose che abitano il nostro tempo e le nostre città; la Trinità è il volto del Dio cristiano, di cui il Figlio è stato per noi rivelazione, racconto (cfr. Gv 1,18). E la coscienza di essere stati creati a immagine e somiglianza di Dio ci porta a conoscere Lui per capire meglio noi stessi: la nostra identità, la nostra missione.

Accogliere un Dio-Trinità significa, in fondo, rinunciare a qualunque isolamento per aprirsi alla comunione; contemplare un Dio estroverso significa mettere da parte ogni forma di indifferenza, di chiusura, di rivendicazione.

Lectio

 Osservo e sottolineo gli elementi le parole che mi appaiono più dense di significato, i personaggi, i movimenti, i luoghi, i titoli dati a Gesù… Ne colgo il significato o le difficoltà per  noi.


Condivido ciò che ho sottolineato:

 io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo

 

di fronte ai discepoli che dubitano, questa diventa una certezza: sono con VOI. Questo voi richiama una presenza che va oltre l'individuo, che si fa relazione! Fino alla fine del mondo... una presenza che è grazia che si dona sempre... che altro temere?

 

Commenti: 2
  • #2

    Carmine (sabato, 26 maggio 2018 16:59)

    Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò

  • #1

    mirko (sabato, 26 maggio 2018 15:34)

    io sono con voi tutti i giorni

Meditatio

Riprendo il testo e cerco di cogliere quale parola il Signore dice a me, al mio cammino di fede, al cammino della Chiesa oggi.

 


Condivido come questo testo nutre o interroga la mia fede:

questo annuncio di Gesù dovrebbe togliere anche a noi, discepoli dell'oggi, ogni paura, ogni dubbio: il Dio trinitario è con noi, non siamo soli a testimoniare!

Questo messaggio, in questa festa, ci richiama a vivere la dimensione trinitaria che ci caratterizza come uomini, che è prima di tutto relazione, comunità, comunione... Dimensioni che stiamo un po perdendo?

Commenti: 2
  • #2

    Carmine (sabato, 26 maggio 2018 17:05)

    Quante volte anche io dubito
    Fortunatamente Tu non molli... ti avvicini
    Facciamo proprio fatica a riconoscerti. ..meno male che ci sono tanti testimoni che ci permettono di riassaporare la bellezza della tua presenza nella loro vita

  • #1

    mirko (sabato, 26 maggio 2018 15:43)

    non è facile credere...non abbiamo mai visto ne Dio ne Gesù. Maria è apparsa a qualche anima meritevole....per questo ci vengono in aiuto le testimonianze e l'esempio di tante sante presone che ci hanno preceduto e che sono ancora in mezzo a noi...in questi giorni il poter vedere ed avvicinare il "nostro" Santo papa Giovanni XXIII, che tanto bene ha fatto per la chiesa e per il mondo intero, ci fa credere che davvero Gesù è esistito!

Oratio

Comincio a rispondere alla Parola che il Signore mi ha rivolto.

 

 


Condivido una o due espressioni della mia preghiera:

Aiutami Signore a essere immagine con i miei fratelli di quella relazione d'amore che il tuo volto trinitario esprime. Fa che dica sempre meno me stesso, aiutami ad aprire il mio cuore all'Amore, anche quando questo costa. Stammi sempre vicino e fa che riesca ogni giorno a leggere i segni della tua presenza nella mia vita.

Commenti: 2
  • #2

    Carmine (sabato, 26 maggio 2018 17:09)

    Grazie Signore, grazie per tutte le persone che mi aiutano a riconoscerti. .fa che a mia volta possa avere la forza di stare vicino a coloro che fanno fatica a cogliere i segni della tua presenza per aiutarli a credere
    Amen

  • #1

    mirko (sabato, 26 maggio 2018 15:43)

    Continua Padre Santo a donarci testimoni della Tua presenza in mezzo a noi!