In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova:«Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».
Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
Gesù è sotto pressione: i suoi avversari lo attaccano su diversi fronti per farlo crollare, mentre le folle restano affascinate e profondamente stupite di fronte alle sue “opere di misericordia” e al suo autorevole insegnamento. Ai sadducei, messi in scacco da Gesù, subentrano, con un loro rappresentante, i farisei: è un dottore della Legge che pone a Gesù una domanda assillante per gli studiosi delle Sacre Scritture. I precetti da osservare erano ben 613! Come ricordarli tutti per poi metterli pratica? Era ritenuto di grande importanza poterne individuare uno, il più grande, che fosse la sintesi e l’anima di tutte le norme della Legge: osservare il più grande e il primo comandamento avrebbe significato essere in condizione di osservarli tutti!
Gesù si pone sul piano dello scriba e gli cita la Scrittura Sacra, di cui il dottore della Legge è esperto: gli ricorda Dt 6,4-5, riguardante l’amore totale per il Signore e Lv 19,18, attinente l’amore del prossimo. Perciò nulla di originale! L’originalità dell’insegnamento di Gesù sta nell’aver unito insieme i due testi della Sacra Scrittura, dichiarandoli inseparabili, tanto da farne un solo precetto, il più grande, quello davvero indispensabile.
L’amore per Dio e per il prossimo è un amore unico, che scaturisce dalla medesima fonte. Scrive san Giovanni: «Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. E questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche il suo fratello» (1Gv 4,21), come a dire che l’amore filiale verso Dio racchiude sempre l’amore fraterno verso il prossimo, senza alcuna preclusione ed esclusione.
Dio si è rivelato come amore misericordioso. Chi accoglie la sua rivelazione che raggiunge il suo vertice in Gesù, è messo in condizione di amare senza riserve e di impostare sull’amore tutta intera la propria vita.
Richiamando l’anno giubilare della misericordia, possiamo ricordare le parole di papa Francesco: «Gesù afferma che la misericordia non è solo l’agire del Padre, ma diventa il criterio per capire chi sono i suoi veri figli» (Mv 9). Siamo chiamati a vivere secondo «la misericordia del Padre. Il mistero della fede cristiana sembra trovare in questa parola la sua sintesi» (Mv 1).
Gesù ci invita a guardare a lui per comportarci come lui si è comportato. Dopo la lavanda dei piedi ci ha dato questa consegna:«Vi ho dato un esempio, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi» (Gv 13,15).
Osservo e sottolineo gli elementi le parole che mi appaiono più dense di significato, i personaggi, i movimenti, i luoghi, i titoli dati a Gesù… Ne colgo il significato o le difficoltà per noi.
PER METTERLO ALLA PROVA: quante volte anche noi ti mettiamo alla prova Signore
NELLA LEGGE QUAL È IL GRANDE COMANDAMENTO? Spesso riduciamo il comandamento ad una norma da rispettare, ma in realtà è soprattutto un modo di essere e di agire
AMERAI IL SIGNORE. ..AMERAI IL TUO PROSSIMO CON TUTTO TE STESSO
Basterebbe questo. . La legge avanzata, è un di più
Riprendo il testo e cerco di cogliere quale parola il Signore dice a me, al mio cammino di fede, al cammino della Chiesa oggi.
Quante volte Signore mi capita di vivere i comandamenti come dogmi da rispettare e non come saggi consigli per vivere pienamente e con gioia questa vita
Quante volte anche io come i farisei pretendo di essere in credito e ti metto alla prova dimenticando che uno solo e il criterio: amare, amare con tutto il cuore, con tutta l’anima e çon tutta la mente
mirko (giovedì, 09 novembre 2017 14:59)
amare Dio può anche essere facile a parole... "tanto non lo vediamo".....amare il fratello, invece,che è vicino, che ha bisogno , che è insistente, è tutto un altro paio di maniche....ecco perchè si dice santa pazienza.....
Comincio a rispondere alla Parola che il Signore mi ha rivolto.
Donami Signore il tuo Santo Spirito perché mai mi permetta di esprimere un giudizio senza aver prima ascoltato profondamente col cuore
Aiutami ad amare ogni persona che incontro: in ogni volto potrò scoprire un frammento del tuo immenso amore
mirko (giovedì, 09 novembre 2017 15:00)
mandaci Signore il tuo Santo Spirito
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Mirko (giovedì, 26 ottobre 2017 17:59)
Amerai il tuo prossimo come te stesso