LECTIO CONDIVISA PER DOMENICA 25 Giugno 2017

XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO


+Dal Vangelo secondo Matteo (10,26-33)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:

«Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto.

Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.

E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo.

Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro.

Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!

Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».


Dopo la rivolta giudaica del 70 d. C., Gerusalemme viene distrutta e il tempio raso al suolo: la classe sacerdotale, fuggita in Galilea, raduna le forze rimaste e inveisce contro i romani e... contro i seguaci del Nazareno. Così, d’improvviso, i cristiani si ritrovano ad essere “scomunicati” dal giudaismo e perseguitati dai romani. Davanti a tale doppia catastrofe, l’invito del Maestro a non avere paura, acquista un’attualità inaspettata. Anche noi, oggi, corriamo il rischio di subire qualche pressione o qualche presa in giro perché ci dichiariamo cristiani. Se davvero viviamo il Vangelo fino in fondo, ci può capitare di fare delle scelte non sempre capite o condivise. Il discepolo di Gesù ha una profonda certezza nel suo cuore: lui non è solo per le vie del mondo, non è abbandonato a se stesso. Pur tuttavia sa bene che la persecuzione, l’odio e la stupidità umana si abbatteranno sempre contro i missionari di Cristo.

Come Cristo non è stato solo – il Padre era con Lui sempre – , il testimone del Vangelo non sarà mai solo. Gesù sarà sempre con lui in ogni momento. La tempesta di cui si serve il mondo è trasformata da Cristo Gesù e dal Padre suo in uno strumento di testimonianza alla verità del Vangelo.

Per tre volte in pochi versetti (10,26.28.31) Gesù ci chiede di non avere paura.

La prima paura da fuggire è di coloro che giudicano. È una paura radicata e diffusa che, a volte crediamo di gestire o vincere, allineandoci a-criticamente al pensiero forte del momento.

Essere giudicati dagli altri, dover dimostrare di valere, dimostrarlo anche a noi stessi, rischia di farci sprofondare nella paura. Ma una possibilità di uscire da questa situazione c’è, e Gesù ce lo propone. È un percorso non sempre facile: si tratta di scegliere la verità, la trasparenza, la libertà personale piuttosto che la logica del “conviene così” o “così fanno tutti”. Forse gli uomini no, ma Dio conosce e vede con autenticità ciò che siamo, ciò che desideriamo, davanti a lui tutto è nudo e intellegibile. Lui sa fare verità e questo ci può togliere la paura

La seconda paura è nei confronti di coloro che uccidono il corpo. Che sono molti più di quelli che pensiamo, e hanno strumenti ben sperimentati. Coloro che ci sfiniscono, che pretendono di farci operare scelte a volte indotte (dalla linea, alla bellezza, al carattere, ai beni di cui disporre). Il rischio, ammonisce Gesù è di concentrarci talmente tanto su questi giudizi da dimenticare che abbiamo un’anima.

La terza paura è quella di non valere. Di non essere amati, di essere sbagliati, di essere inutili, superflui, uno fra miliardi, un nulla assurdo e senza senso. E cedere alla follia del mondo che ci propone di emergere, di contare, costi quel che costi.

L’unico antidoto a questo stato di cose è il decidersi per Dio, lui che non ci giudica, che ci riconosce come figli amati.

Lectio

 Osservo e sottolineo gli elementi le parole che mi appaiono più dense di significato, i personaggi, i movimenti, i luoghi, i titoli dati a Gesù… Ne colgo il significato o le difficoltà per  noi.


Condivido ciò che ho sottolineato:

  • Non abbiate paura degli uomini…..

Come si fa a non avere paura degli uomini, in un tempo dove la cronaca è piena di avvenimenti che angosciano, che raccontano di male e di ferocia che fino a poco tempo fa erano inimmaginabili? Come non temere di fronte ad avvenimenti epocali che mettono in crisi i nostri schemi di appartenenza, di potere, di sicurezza fisica, sociale ed economica? Come si fa a non avere paura di un domani, anzi di un oggi dove nelle scelte economiche e politiche prevale l’interesse della propria nazione, la visione di una improbabile egemonia, di un preoccupante passo indietro riguardo l’ idea di protezione del pianeta, delle sue risorse, del suo clima?

 

  • Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno il potere di uccidere l’anima…

Sono d’accordo con Gesù: attenzione a quanti possono colpire il corpo, indurre sofferenze e dolori. Sono molti e a volte insospettabili. Ma non sono tanto d’accordo quando penso al potere di annientare l’anima. Sono convinto che sia invece alta la possibilità di far perire anche l’anima, o magari l’anima preservando il corpo. Gesù parla della Geenna, che era una delle vallate ai piedi di Gerusalemme, mai abitata perché in passato vi si praticavano sacrifici umani e, al tempo di Gesù, era usata come discarica. Io credo che anche oggi ci siano molte occasioni e molti modi per far scivolare la nostra vita, il nostro pensiero, la nostra capacità di discernimento e di giudizio nelle Geenne moderne, quanto facile anche per noi richiedere il sacrificio degli altri, mancando di rispetto, svalutando le persone e le cose. Ma questo non è un modo per annientare l’anima del mondo? Non è un modo per abbassare il nostro livello di umanità e quindi di uccidere la nostra anima?

 

  • Non abbiate dunque paura: voi valete….

 Questa è davvero una benedizione: quante volte ci sentiamo inadeguati, quante volte vogliamo apparire diversi da quello che siamo, quanto spesso le molteplici cose da fare, la paura del non saper dire o del come dire ci assillano… Che liberazione pensare che per Gesù,” comunque va bene”, a lui basta la nostra volontà, il nostro desiderio di bene. Questo ha valore per lui, molto più del nostro valore reale o presunto…

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  • #1

    Mirko (venerdì, 23 giugno 2017 00:56)

    chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli

Meditatio

Riprendo il testo e cerco di cogliere quale parola il Signore dice a me, al mio cammino di fede, al cammino della Chiesa oggi.

 


Condivido come questo testo nutre o interroga la mia fede:

Mi soffermo sulla prima affermazione “Non abbiate paura degli uomini”. E penso alle relazioni, agli incontri, ai dialoghi recenti. Cosa resta? E penso: sono chiamato a credere che ogni persona è fatta a tua immagine, che ti somiglia. “Che cosa è l'uomo perché te ne ricordi, e il figlio dell'uomo perché te ne curi?  Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato:  gli hai dato potere sulle opere delle tue mani…” Aiutami o Dio a credere a queste parole, aiutami a non essere indifferente nei confronti delle persone che mi vivono vicine. Aiutami a riconoscerle come compagni di viaggio piuttosto che degli “avversari” da temere.

 

Rifletto poi sulla seconda affermazione quella dove si parla della morte del corpo e dell’anima. E penso che siamo noi stessi a volte coloro che minano il corpo e l’anima. Penso a quanto è facile abusare del tempo, del cibo, della velocità, del cellulare; a quanto tempo dedichiamo al lavoro, alla cura del corpo, a quanto ci abbruttiamo rincorrendo risultati effimeri, a quanto diluiamo i valori, assecondiamo capricci, rincorriamo proiezioni di noi. Forse dobbiamo temere le nostre fragilità o le nostre presunte certezze…

 

Infine penso all’immagine dei passeri che volano liberi nel cielo o alla bellezza dei gigli del campo, e penso agli sforzi che spesso mettiamo in atto per fare, per avere, per raggiungere, per apparire. La paura del nostro limite, le nostre fragilità, la coscienza che altri sono meglio di noi ci mettono a volte in crisi. La nostra grandezza e la nostra pace sta davvero nel credere che i nostri nomi sono scritti sul palmo della mano di Dio. E forse anche sul palmo delle mani di molte persone con le quali siamo capaci di creare relazioni buone, alla pari, libere e liberanti

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  • #1

    Mirko (venerdì, 23 giugno 2017 01:00)

    Grazie Gesù di queste parole ... Si... Perché ci hai mostrato che la tua misericordia, che è la misericordia del Padre è ancora piu grande.. Vediamo Pietro, divenuto poi tuo vicario e Santo.. Grazie

Oratio

Comincio a rispondere alla Parola che il Signore mi ha rivolto.

 

 


Condivido una o due espressioni della mia preghiera:

Aiutami Signore a capire che occuparsi del corpo, delle emozioni, delle relazioni, coltivandole e onorandole, significa soprattutto nutrire l’anima. Aiutami a vedere nelle persone che mi hai posto accanto nella vita di ogni giorno, nell’ambito lavorativo, scolastico, comunitario, la nostra principale risorsa per poter crescere la nostra umanità e la nostra libertà. Certo non sempre è facile, ma dalla nostra volontà e capacità di essere uomini di relazioni buone e di pace, nascerà piano piano un mondo migliore e senza paura.

 

Aiutaci Signore ad essere persone sagge, consapevoli di vivere un tempo complesso ma non per questo meno bello. Certo la paura , l’insicurezza, la fragilità lo contraddistinguono. Ma un tempo dove non mancano esperienze di bellezza, di tenerezza, di rapporti “caldi”. Fa che diventiamo più semplici e creativi nella costruzione di relazioni di buon vicinato, di occasioni di inclusione e di condivisione.

Questo mondo ha bisogno soprattutto di uomini e donne che testimonino la fiducia nelle persone, e nel domani. Solo un mondo che fa esperienza di relazioni buone, di tenerezza e di comprensione, può diventare più sicuro, più vicino al tuo sogno originale da Padre creatore.

 

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  • #1

    Mirko (venerdì, 23 giugno 2017 01:03)

    Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo cosa in terra. Dacci il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori. E non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen